A conclusione del convegno online gratuito svoltosi domenica 29 novembre 2020, grazie all’intenso lavoro sinergico di Koinè srls e Q Project APS., abbiamo il piacere di ospitare il dott. MASSIMO PICÀRI, medico interno, allergologo e immunologo clinico, nonché appassionato studioso degli aspetti informazionali della Medicina, soprattutto in ambito delle infiammazioni a basso titolo.
A tal proposito, l’incontro con le apparecchiature CMF (presentate nell’intervento “Introduzione alla Biofisica in diagnostica e terapia” dell’Ing. Claudio Poggi e di Marco Mantarro) lo ha sorpreso al punto tale da voler ulteriormente approfondire gli studi e le applicazioni.
Scoprire che non siamo stati progettati da Madre Natura per vivere quanto stiamo vivendo può essere sorprendente e anche preoccupante. Infatti, considerando il raddoppio della durata media della vita umana a livello mondiale nell’ultimo secolo, si sta aprendo un periodo di vita “non previsto”: l’obiettivo della Medicina è affrontare questo tempo in più stando in buona salute, considerando il calo di efficienza fisiologico degli organi.
Grazie al dottor Picàri facciamo un interessante viaggio alla scoperta dell’importanza dell’informazione tra le cellule, studiandone i meccanismi sia per mantenerle a lungo in salute sia per arrivare a rigenerare i collegamenti là dove si sono interrotti, dando origine alla “malattia” all’interno del sistema. Se ne comprende ancora più l’importanza in fase di confronto tra questo approccio e quello della Medicina Tradizionale, ancora legata alla “materialità” della soluzione.
Decisamente “illuminante” l’esempio per far comprendere la differenza tra “prevenzione” e “trattamento precoce”: nel caso di un incendio posso intervenire per spegnere le fiamme (il medico che cura il paziente ossia ciò che succede nella quasi totalità delle malattie) oppure capirne l’origine. Se la causa è un bambino che ha giocato con dei fiammiferi, togliergli la scatola dalle mani è un atto di prevenzione; invece spegnere il fiammifero prima che entri in contatto con altri oggetti infiammabili è trattamento precoce (quindi l’intervento agli esordi di uno squilibrio già avviato).
L’analisi prosegue con una dettagliata spiegazione del meccanismo d’azione dei CMF (Complex Magnetic Fields) e di come il trattamento con i CMF sia applicabile in numerosi ambiti, con risultati sorprendenti, testimoniato anche da colleghi non direttamente coinvolti nell’uso della tecnologia.
Buona visione.
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